venerdì 15 ottobre 2010

Seduto nell'ombra...

Seduto nell'ombra, consolato dal silenzio attorno a me, ascolto il mio Io e le sue più profonde paure. Perso nei meandri dell'immaginazione, avvolto dalla coltre del mistero, vago per una città fantasma... una città senza nome e senza tempo. Cammino, corro, non ho una meta... o forse si? Non lo so neanche io.

"Dove siamo?" mi chiesero. Non ebbi risposta per loro, lasciai quel luogo e mi ritirai nella mia dimora, rassicurato dal calore del focolare. Guardai il mio volto scomposto allo specchio: quelle che avevo sul viso non erano gocce di pioggia. Spensi la luce.

Ad un tratto una voce alle mie spalle mi sorprese. Un battito d'ali angeliche, un brivido lungo la schiena, un immenso bagliore nell'oscurità della notte. Eccolo a bordo del suo carro dorato, sorretto dalla mandria immortale di Apollo, eccolo che veniva verso di me. Mi osservò, sorrise e distolse lo sguardo. Fu un attimo o forse un'eternità?

Non era un sogno, lo stavo vivendo. Ad un tratto l'infinito era in me ed io ero nell'infinito stesso. Una sola cosa, il tutto e il nulla. Il bene e il male, il bianco e il nero.

Grazie.

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