lunedì 27 giugno 2011

Storia Prof. Filosofia #1

Allora, in sostanza, avevo un prof di filosofia e storia al terzo/quarto anno davvero moooolto particolare. Un tipo sicuramente al di la delle vostre aspettative. No, non era un genio, ma un... beh.

Praticamente (del tipo ho un'intera cronologia audio-foto-video) era solito sparare minchiate con una certa insistenza. Anche senza accorgersene. Capitò così che una volta fece un rimprovero piuttosto particolare ad un alunno, dopo averlo interrogato senza esito positivo:
Mi spiace caro D., qui il semaforo sta diventando rosso; io una volta presi una multa per questo... Perchè stavo tornando da Padre Pio* e Padre Pio dscè**: "p'mo t'pigghje la mult, po s'vait!"***.
* San Giovanni Rotondo
** Disse
*** Per ora ti prendi la multa, poi si vede!

Immaginate ora perchè sia così io? Certe cose ti turbano a vita diamine!

martedì 14 giugno 2011

Teo Toriatte | Ritornello canzone Queen in Giapponese: capolavoro!

Teo toriatte konomama iko
Aisuruhito yo
Shizukana yoi ni
Hikario tomoshi
Itoshiki oshieo idaki

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Oh amore mio, amore mio
Nella quiete della notte
Che la nostra candela bruci per sempre
Non dimentichiamo mai le lezioni che abbiamo imparato



(testo integrale inglese/giapponese-italiano qui)

lunedì 23 maggio 2011

Una storia che vorrei poter raccontare a mio figlio...

C'era una volta un mondo pieno di tristezza, di falsità e di odio. Un mondo nel quale tutto ciò che vedevi in realtà non era come sembrava. Un mondo dominato dall'ignoranza, dall'inguistizia e dall'avidità. In quel periodo nessuno si fidava più dell'altro, e qualsiasi azione, anche la più banale, non veniva apprezzata per quello che era effettivamente, ma finiva, piuttosto, per essere criticata per quello che in realtà non era.

Questo mondo sbagliato sembrava non essere destinato a concludersi, ma fu solo grazie ad un gentile battito di ciglia e ad un sorriso di un bambino malato, nato senza nome e senza genitori, che l'umanità seppe cogliere il fiore di quell'amore che ancora viveva in tutti coloro che silenziosamente stringevano le proprie mani pensando di stringere quelle del bimbo morente.

Utopia? Già...

Stronzata scaturità da una mente stanca e contorta? Ancora più probabile!

domenica 1 maggio 2011

Bah...

Facciamo un gioco. Togliamoci dalla testa tutte le nostre convinzioni religiose o pseudotali e vediamo un po' dove ci porta la nostra testa, il ragionamento.

Se io ora vi dicessi che sono il messia, voi come reagireste? Potrei esserlo così come potrei non esserlo. Sicuramente non potreste riconoscermi. Eppure io lo sono, si sono il messia che è tornato sulla Terra per decretare la fine del mondo.

Scommetto che nessuno di voi mi darebbe corda e sapete perchè? Perchè una storia del genere, nel 2011, non se la beve nessuno. Neanche coloro fortemente attaccati alla religione. Potrei mentire, e quindi se non mi credete avreste ragione voi, ma potrei essere sincero, e in quel caso sarei io ad aver ragione. Probabilmente, mi chiedereste di dimostrare di essere quello che dico, compiendo miracoli qua e la e moltiplicando automobili e grattacieli.

Beh, ma nella fede non dovrebbe essere tutto "credo e stop"? Della serie "le dimostrazioni non servono e non arrivano a nulla"? Allora perchè sono sicuro (e lo siete anche voi) che non credereste minimamente al primo tizio che trovate per strada il quale vi dice di essere Gesu di Nazaret e di aver attraversato l'adriatico a piedi?

Non lo fareste perchè non è logico, e ciò che non è logico, a mio avviso, non esiste. Esistono le cose logiche e plausibili. L'inspiegabile, proprio perchè tale, non può essere spiegato. Perchè cercate di farlo con la fede allora?

Boh, certe cose proprio non le capisco. Perdonate lo sfogo, ma deriva dal fatto di essere stato in chiesa di recente, a sorbirmi inalate di incenso (anzi, scusate, spirito santo) e un'improvvisata preghiera di un prete distratto.

sabato 23 aprile 2011

Storia di un blogger | Puntata 1

Beh, dato che la maggior parte dei visitatori arriva su questo blog grazie a scontate propagande che provengono dal mio account (@iDarkman), credo che molti dei miei nuovi sudditi (leggasi "follower") non sappiano quale sia la finalità di questo blog reietto. Ebbene, l'unica finalità è quella di permettere al suo amministratore di scrivere le più stronze stronzate che gli passino per la testa, e questa è l'ennesima.

Ho infatti deciso di raccontarvi un po' quale è la mia opinione sul mondo del blogging, un mondo che oggi, dopo quasi due anni, reputo di conoscere piuttosto bene. Il blogging è passione, ma non solo. Il blogging è sacrificio, ma non solo. Il blogging è un lavoro, ma non solo. Il blogging è uno svago, ma non solo. Il blogging è... ho rotto, ok.

In sostanza quello che voglio trasmettere in questo primo articolo è che il mondo del blogging si adegua alle caratteristiche di chi ne fa parte. C'è chi blogga per passione, senza alcun ritorno, categoria che, a mio avviso, salvo eccezione, è destinata ad essere composta da giovani che manterranno questa passione fino a quando non avranno altro di meglio da fare; c'è chi blogga scarificando se stesso per un semplice ideale o volontà di affermazione, anche questa categoria, a mio avviso, ha vita breve; c'è chi...

Mi sono rotto di scrivere.

(no, non lascio questo mondo, non temete lol)

P.S. in questo blog, ricordo, non ci sono banner: non vi voglio qui per farmi guadagnare... prima che qualcuno la spari....

domenica 17 aprile 2011

L'iPad 2

Dopo i primi giorni di utilizzo posso confermare quelle che sono state le primissime impressioni che ho avuto su questo dispositivo sin dalla presentazione ufficiale.

Come saprete sono una persona piuttosto critica e, nonostante avessi in un primo momento immaginato di non acquistare l'iPad 2, alla fine ho ceduto, ma questo solo grazie ad una serie di situazioni che si sono verificate.

Nonostante le dimensioni, "impressionantivamente sbalorditive", specialmente lo spessore, l'iPad 2 è un dispositivo molto più compatto del precedente e molto più... TUTTO rispetto al modello precedente.

Nulla, o quasi, di innovativo, sia chiaro, ma TUTTO molto più convincente di prima. Dall'estetica al software, dalla velocità al display (ora molto più "caldo").

Tenerlo in mano poi è una gioia; come disse Steve "it feels completely different", molto più maneggevole e, ancorauna volta, compatto.


Non sono qui per recensire l'iPad 2, l'abbiamo già fatto giorni fa su iPadItalia. Volevo solo condividere con voi alcuni miei pensieri, estremamente positivi e convincenti, in merito al nuovo gioiellino di Apple.

P.S. Bianco è maginifco.

P.P.S. Post scritto con BlogPress per iPad, dal cesso...

venerdì 18 febbraio 2011

La mia Filosofia #1

L'uomo è un animale egoista, il più egoista degli animali. Vive l'essenza della vita nella sua incompiutezza e nella sua finitezza senza rendersi realmente conto di cosa fa e per chi, o per cosa, lo fa. L'uomo è egoista anche se crede di non esserlo; lo siamo tutti. Ognuno cerca di soddisfare il proprio interesse, andando a ledere talvolta l'interesse altrui. In altre occasioni, invece, sembra manifestarsi una specie di armonia e di collaborazione tra gli uomini. Ma siamo sicuri che l'altro esista realmente? Direte: "certo che esiste! posso toccarlo, posso parlarci, possiamo scambiarci reciprocamente qualcosa."

martedì 25 gennaio 2011

Funerali, l'essenza della falsità!

I funerali sono la personificazione della falsità umana. Dovrebbero essere proibiti, o quanto meno avere natura strettamente privata. Solo il defunto assieme ai suoi cari. Un incontro intimo, l'ultimo. Oggi sono stato ad un funerale e non ho potuto fare a meno che osservare certi dettagli, che mi accingo ora a descrivervi.

Vi siete mai chiesti quante di tutte le genti che accorrono in vista di un funerale siano realmente colpite ed affrante dalla perdita di quello che fino a pochi attimi prima era un essere umano? Io si. E la risposta è che sono davvero pochi, quasi nulli se si escludono i parenti. Ma non vi è nulla di sbagliato, anzi è naturale che sia così. Una morte tocca in maniera differente, non dagli occhi di tutti sgorgano lacrime di dolore. Mi sembra logico.

E allora che senso ha ritrovarsi, in dieci, in venti, in trenta, in cento dinanzi alla salma di un uomo o di una donna che ormai non sono più tali? Nessuna se non si è davvero vicini al dolore dei familiari e a quello che stanno subendo. Non ha senso, non ha proprio senso. Non credo vi sia una norma che prescriva l'osservanza di determinati rituali (come quello funebre), nessuno vi obbliga.

Perchè lo si fa allora? Per essere vicini alla famiglia del defunto? Per essere vicini al defunto stesso? (oggettivamente non potrà mai rendersi conto della vostra presenza, ma questa è un'altra storia). Nessuna delle precedenti ipotesi a mio modo di vedere. La verità è che, come sempre, siamo vittime dei tradizionalismi. Si va in chiesa per un funerale esattamente come si va a comprare il giornale dall'edicola di fiducia. Paradossale ma forse vero.

La cosa più ridicola di tutte però non è questa, ma ascoltare tutta l'assemblea funebre recitare parole formali, senza alcuna cognizione di quello che si sta dicendo, senza nessuna particolare attinenza con la morte del povero essere, senza quindi nessun rispetto nei confronti di chi va e di chi resta. Un vero e proprio insulto pubblico autorizzato.

Tuo il regno, tua la potenza e la gloria nei secoli...

martedì 18 gennaio 2011

Odio la parola "studio"

Perché? Beh, forse non è corretto parlare di odio, ma di vergogna. Esattamente. Provo vergogna nel recitare frasi del tipo "sto studiando" oppure "devo studiare". Lo so che vi sembrerà strano, ma è così. Preferisco frasi come "sto leggendo" o "mi interesso di...". Non pronuncio mai la parola "studio".

Questo, probabilmente, a causa della completa inadeguatezza con la quale questo termine viene oggi utilizzato. Tutti studiano, nessuno o quasi apprende. Sono il primo ad ammettere di non essere mai stato un convinto amante dello studio, o dell'apprendere (ecco, va meglio), e per questo, ancora oggi, l'utilizzo di questo termine, per me, risulta piuttosto strano, anche in situazioni attuali, come in questo istante, in cui mi sto preparando ad affrontare il mio primo esame universitario.

Io non studio, apprendo. Certo, quello che voglio, quando voglio, come voglio. Di una cosa son certo: come già detto, molta gente studia, anche tanto, però pochi apprendono e assimilano in maniera opportuna i relativi contenuti. Io non studio, ma apprendo. Mi vergognerei se studiassi.